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Promuovere la convivenza interculturale

L'attualità di lunedì 15 febbraio

  • 15 febbraio 2016, 18:00
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  • contakt-citoyennete.ch

Ha fatto parecchio discutere, a fine gennaio, il provvedimento approvato dal comune di Egerkingen (canton Soletta) e voluto dalla sindaca, che impone l’uso dell’Hochdeutsch o dello svizzero tedesco agli scolari delle elementari su tutto l’areale scolastico. Divieto assoluto per i bambini stranieri di esprimersi nelle loro lingue d’origine, una regola che secondo la promotrice dovrebbe favorire l’integrazione ma che è stata subito criticata dalle associazioni dei docenti e contro cui è stato presentato un ricorso al Consiglio di Stato.

Tutt’altro modo di affrontare la questione dell’integrazione degli allievi quello scelto dal municipio di Bienne, dove la metà dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia non conosce nessuna delle due lingue ufficiali, né il tedesco, né il francese. Qui si è optato per il Kindersprachhaus, un corso gratuito destinato ai bimbi stranieri che iniziano l’asilo, un progetto che a lungo termine si prefigge di ridurre la quota dei sussidi sociali.

Non è però solo l’amministrazione pubblica a doversi confrontare con la questione dell’integrazione e la non sempre facile convivenza interculturale. Oltre 5'000 persone hanno partecipato alle due scorse edizioni del concorso “Contakt-citoyenneté” bandito dal Percento culturale Migros e dalla Commissione federale della migrazione, dando così vita a 64 progetti attuati su base volontaria, che rafforzano la coesione sociale e favoriscono l’integrazione. Il bando 2016 è aperto e si chiude il 29 febbraio.

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